E dov'era Pietro Fontanini (quello al centro in costume) ex parlamentare, segretario regionale della Lega nord e presidente della provincia di Udine? Al ristorante "Al vecchio skilift" di Tarvisio per incontrare Heinz Christian Strache il leader del FPÖ, il vecchio partito di Haider che Strache ha portato su posizioni ancora più estreme.
"L'impegno con Strache era fissato da tempo (mentre l'anniversario della fine della guerra è in calendario da novant'anni ndr) – spiega Fontanini – sarebbe stato scortese rimandarlo e, a novant'anni dalla fine della Prima guerra mondiale, è stato utile anche per dimostrare che le barriere con gli amici austriaci sono superate".
Provo a tradurre dall'idioma leghista: "non ero a Redipuglia perchè a noi l'Italia sta sulle balle, e poi dovevo incontrare questo Strache perchè, morto Haider, dobbiamo pur trovare un amico che la pensi come noi". Del resto, Fontanini è in piena sintonia con i suoi compagni di partito che "butterebbero il tricolore nel cesso" e di fronte all'Inno di Mameli esibiscono il dito medio.
Sono cresciuto tra comunisti e socialisti, gente che anteponeva l'internazionalismo alla nazione. Però mi hanno insegnato che un paese dove non c'è amor di patria e senso dello Stato è messo male. Se poi mancano proprio a coloro che amministrano la cosa pubblica siamo messi malissimo.
Intanto a Chicago...
5 commenti:
Cito:
"il vecchio partito di Haider che Strache ha portato su posizioni ancora più estreme"
Eddai, su, Diogene... Malizioso...
Ma no, no. Politiche, posizioni politiche, intendevo.
Non sono mica il Barone.
Dover scegliere tra il 4 novembre e Strache. Che pena.
Che dire di rifondazione che ha Gorizia ha messo il lutto?
E che dire? Niente. Non si uccide un uomo morto.
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