mercoledì 19 novembre 2008

Provaci ancora, Woody

"É assolutamente evidente che l'arte del cinema si ispira alla vita, mentre la vita si ispira alla TV".

Faccio fatica a parlarne male. Woody Allen è uno che ha colonizzato il mio immaginario, ha scritto battute che avrei voluto scrivere io e ha realizzato film che rivedrei all'infinito. Eppure quest'ultimo "Vicky Cristina Barcelona" è un film mediocre. Una commediola molto leggera, troppo leggera, tanto da assomigliare a un telefilm di mezza serata.

La vicenda racconta l'estate in Spagna di due giovani newyorkesi (Scarlett Johansson, Cristina, e la sconosciuta Rebecca Hall, Vicky), le due, diversissime per carattere e approccio alla vita (istintiva e passionale la prima, razionale e pragmatica la seconda), conoscono un affascinante artista Juan Antonio (Javer Bardem, il killer dall'improbabile capigliatura di "Non è un paese per vecchi") che ne metterà a soqquadro l'esistenza fino al loro ritorno in America.
La storia si gioca nell'intreccio di dramma e commedia ma se in "Melinda e Melinda", del 2004, i due aspetti della vita giocavano un riuscito contrappunto, qui si mescolano producendo un insipido brodino.
Le due protagoniste sembrano delle adolescenti in gita scolastica e Bardem deve impersonare tutti gli stereotipi dell'artista maledetto. L'unica parte riuscita e quella di Penelope Cruz, geniale artista ed ex moglie Juan. Poche le battute da ricordare e alcune scontatissime situazioni da commedia degli equivoci; restano del film una gradevole fotografia e la bellezza di Barcellona e Oviedo.
Ho una brutta impressione: forse Allen è arrivato al capolinea. Spero di no. Anzi, voglio credere di no.

"Dopodiché si fece molto tardi, dovevamo scappare tutt'e due. Ma era stato grandioso rivedere Annie, no? Mi resi conto che donna fantastica era – e di quanto fosse divertente solo conoscerla… e io pensai a quella vecchia barzelletta, sapete… quella dove uno va da uno psichiatra e dice: 'Dottore, mio fratello è pazzo. Crede di essere una gallina.' E il dottore gli dice: 'Perché non lo interna?' E quello risponde: 'E poi a me le uova chi me le fa?' Be', credo che corrisponda molto a quello che penso io dei rapporti uomo-donna. E cioè che sono assolutamente irrazionali e pazzi e assurdi e… ma credo che continuino perché la maggior parte di noi ha bisogno di uova".
Io e Annie (Annie Hall).

4 commenti:

lucio ha detto...

forse, Woody ha capito, ed è pronto a candidarsi per le elezioni europee. E' indifferente con chi, tanto potrà scegliere una volta eletto a quale gruppo aderire. Lo slogan potrebbe essere "In una società superficiale....bisogna pure stare a galla". ciao

diogene ha detto...

Ah, la storia dell'appartenenza alle famiglie politiche europee. Sarà da ridere.

yodosky ha detto...

Sì, beh, anche gli ultimi film non è che erano granchè. Carini, ma inconsistenti. Gli anni passano per tutti, d'altra parte...

Anonimo ha detto...

detto tra noi: " 'NA MERDA". OBELIX