Faccio fatica a parlarne male. Woody Allen è uno che ha colonizzato il mio immaginario, ha scritto battute che avrei voluto scrivere io e ha realizzato film che rivedrei all'infinito. Eppure quest'ultimo "Vicky Cristina Barcelona" è un film mediocre. Una commediola molto leggera, troppo leggera, tanto da assomigliare a un telefilm di mezza serata.
La vicenda racconta l'estate in Spagna di due giovani newyorkesi (Scarlett Johansson, Cristina, e la sconosciuta Rebecca Hall, Vicky), le due, diversissime per carattere e approccio alla vita (istintiva e passionale la prima, razionale e pragmatica la seconda), conoscono un affascinante artista Juan Antonio (Javer Bardem, il killer dall'improbabile capigliatura di "Non è un paese per vecchi") che ne metterà a soqquadro l'esistenza fino al loro ritorno in America.
La storia si gioca nell'intreccio di dramma e commedia ma se in "Melinda e Melinda", del 2004, i due aspetti della vita giocavano un riuscito contrappunto, qui si mescolano producendo un insipido brodino.
Le due protagoniste sembrano delle adolescenti in gita scolastica e Bardem deve impersonare tutti gli stereotipi dell'artista maledetto. L'unica parte riuscita e quella di Penelope Cruz, geniale artista ed ex moglie Juan. Poche le battute da ricordare e alcune scontatissime situazioni da commedia degli equivoci; restano del film una gradevole fotografia e la bellezza di Barcellona e Oviedo.
"Dopodiché si fece molto tardi, dovevamo scappare tutt'e due. Ma era stato grandioso rivedere Annie, no? Mi resi conto che donna fantastica era – e di quanto fosse divertente solo conoscerla… e io pensai a quella vecchia barzelletta, sapete… quella dove uno va da uno psichiatra e dice: 'Dottore, mio fratello è pazzo. Crede di essere una gallina.' E il dottore gli dice: 'Perché non lo interna?' E quello risponde: 'E poi a me le uova chi me le fa?' Be', credo che corrisponda molto a quello che penso io dei rapporti uomo-donna. E cioè che sono assolutamente irrazionali e pazzi e assurdi e… ma credo che continuino perché la maggior parte di noi ha bisogno di uova".
Io e Annie (Annie Hall).
4 commenti:
forse, Woody ha capito, ed è pronto a candidarsi per le elezioni europee. E' indifferente con chi, tanto potrà scegliere una volta eletto a quale gruppo aderire. Lo slogan potrebbe essere "In una società superficiale....bisogna pure stare a galla". ciao
Ah, la storia dell'appartenenza alle famiglie politiche europee. Sarà da ridere.
Sì, beh, anche gli ultimi film non è che erano granchè. Carini, ma inconsistenti. Gli anni passano per tutti, d'altra parte...
detto tra noi: " 'NA MERDA". OBELIX
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