"Riconosciamo oggi in Spagna il diritto a contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso. Non siamo stati i primi, ma sono sicuro che verranno dopo molti altri Paesi spinti da due forze inarrestabili: la libertà e l'uguaglianza. Si tratta di un piccolo cambiamento nel testo della legge che comporta un immenso cambiamento nelle vite di migliaia di concittadini. Non stiamo legiferando per gente remota e sconosciuta; stiamo allargando la possibilità di essere felici per i nostri vicini, i nostri compagni di lavoro, i nostri amici e i nostri famigliari e allo stesso tempo stiamo costruendo un paese più onesto, perché una società onesta è una società che non umilia i suoi membri. I nostri figli ci guarderebbero con incredulità se gli raccontassimo che non molto tempo fa le loro madri avevano meno diritti dei loro padri, che le persone dovevano continuare a restare unite nel matrimonio, aldilà della propria volontà, quando non erano più capaci di convivere insieme. Oggi possiamo offrire una bella lezione: ogni diritto conquistato, ogni libertà raggiunta, è stato il frutto dello sforzo e del sacrificio di molte persone che dobbiamo oggi riconoscere e di cui dobbiamo essere orgogliosi" José Luis Rodríguez Zapatero primo ministro spagnolo.
Cavolo! Per un mezzo liberale come me (l'altra mia metà è socialista) è un'accusa grave. Urge documentarsi. Allora ho provato a fare un piccolo confronto tra il nostro paese e la "statolatrica" Spagna di Zapatero.
Cominciamo. Matrimonio e convivenze: in Spagna sono ammessi i matrimoni omosessuali e una coppia più registrarsi al comune nell'apposito registro delle unioni civili. In Italia solo matrimonio "secondo natura" e nessuna tutela per le convivenze. Divorzio: in Spagna una procedura che può durare al massimo sei mesi. In Italia dopo tre anni di separazione si può chiedere il divorzio. Procreazione assistita: In Spagna sono previste tutte le tecniche migliori per la salute della donna. In Italia ci sono tante e tali limitazioni che molte coppie preferiscono andare all'estero (chi può permetterselo naturalmente). Malattie terminali: In Spagna esiste il testamento biologico, un cittadino può così dichiarare quali cure vuole o non vuole che gli siano somministrate in caso di malattia irreversibile. In Italia non c'è niente, o peggio, il malato finisce in balia di medici, politici, giudici e vescovi. Per quanto riguarda il finanziamento alla Chiesa Cattolica, in Spagna c'è il sette per mille sulle dichiarazioni dei redditi ma, allo stesso tempo, la Chiesa non può accedere ad altri finanziamenti e paga tasse e imposte come tutti.
5 commenti:
Neanche al primo tempo...
E pensare che gli spagnoli cominciano a non essere più così contenti di zapatero. Ahimè, io gli farei un altarino. Non è questione dell'erba del vicino più verde, qui è questione che il vicino il giardino ce l'ha, e noi no.
Io ho sempre trovato Zapatero molto attraente. Anche fisicamente.
Diogene, ma dove sei? La discussione sulla finanziaria t'ha dato la mazzata finale?
La disussione sulla finanziaria è stata una tortura indicibile.
Ora ritorno. Con un po' d'erba per il nostro scarso giardino...
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