giovedì 4 dicembre 2008

Chi va e chi viene. A Lugano


Addio Lugano bella
o dolce terra pia
scacciati senza colpa
gli anarchici van via
e partono cantando
con la speranza in cor.
E partono cantando
con la speranza in cor.

Ed è per voi sfruttati
per voi lavoratori
che siamo ammanettati
al par dei malfattori
eppur la nostra idea
è solo idea d'amor.
Eppur la nostra idea
è solo idea d'amor.

Anonimi compagni
amici che restate
le verità sociali
da forti propagate
è questa la vendetta
che noi vi domandiam.
E questa la vendetta
che noi vi domandiam.

Ma tu che ci discacci
con una vil menzogna
repubblica borghese
un dì ne avrai vergogna
noi oggi t'accusiamo
in faccia all'avvenir.
Noi oggi t'accusiamo
in faccia all'avvenir.

Banditi senza tregua
andrem di terra in terra
a predicar la pace
ed a bandir la guerra
la pace per gli oppressi
la guerra agli oppressor.
La pace per gli oppressi
la guerra agli oppressor

Elvezia il tuo governo
schiavo d'altrui si rende
d'un popolo gagliardo
le tradizioni offende
e insulta la leggenda
del tuo Guglielmo Tell.
E insulta la leggenda
del tuo Guglielmo Tell.

Addio cari compagni
amici luganesi
addio bianche di neve
montagne ticinesi
i cavalieri erranti
son trascinati al nord.
E partono cantando
con la speranza in cor.



Con questa canzone l'anarchico italiano Pietro Gori ricordò l'espulsione sua e di diciasette compagni dalla Svizzera. Politico, avvocato, criminologo e poeta, Gori girò per mezzo mondo in fuga dalla polizia del Regno. La tappa a Lugano fu tra le più brevi e durò appena due settimane di carcere, al termine dei quali, il governo elvetico, preoccupato di mantenere buoni rapporti con l'Italia, si liberò velocemente di quell'ingombrante compagnia di anarchici.

Tornato in Italia, senza mai smettere la sua attività di militante anarchico, Gorì morì nel 1911 e fu sepolto a Rosignamo Marittima, dove gli venne eretto un monumento.



Non credo abbia ancora un monumento, però di sicuro Lugano lo accoglierà con tutti gli onori. Beppe Grillo, un tempo comico ora nuovo messia della nostra "società civile", ha deciso di lasciare l'Italia e trasferirsi in Svizzera. A Lugano, appunto.

"Sì, ho comprato un appartamento a Lugano perché se mi oscurano il blog sono pronto a ripartire il giorno stesso con Beppegrillo.ch o Beppegrillo.eu. Sono un po' preoccupato perché ogni mese c’è qualche leggina, qualche decretino che riduce le libertà e che viene annunciato sempre per il bene della rete...". Non è una fuga fiscale, precisa l'ex comico, ma per la libertà di espressione. Personalmente, avendo un blog letto da quattro gatti e potendo al massimo fuggire a Nova Gorica, non sono molto preoccupato. Però mi fa strano che questo indomito combattente per la libertà di pensiero fugga al primo stormir di foglie. Forse sarebbe stato più eroico restare in Italia.
Ma almeno non è una fuga fiscale.



Quando faceva il comico Grillo era divertente e i testi glieli scriveva Michele Serra. Da quando fa il capopopolo mi diverte molto meno e i testi se li scrive da solo. E poi, quel suo Vaffa day, mi sembra la versione moderna e trendy di uno slogan di qualche anno addietro: Me ne frego.
Forse mi sbaglio, ma non sopporto i moralisti, quelli che dicono "sono tutti ladri" e quelli che si sentono degli eroi.

"Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell'esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell'amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere". Giovanni Falcone.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

PREFERISCO QUESTA SINCERAMENTE:
e scarpe da tennis bianche e blu
seni pesanti e labbra rosse e la giacca a vento

Oh ! Marta io ti ricordo così
il tuo sorriso e i tuoi capelli fermi come il lago
Lugano addio cantavi
mentre la mano mi tenevi
"Canta con me"
Tu mi dicevi ed io cantavo
di un posto che
non avevo visto mai

Tu, tu mi parlavi di frontiere
di finanzieri e contrabbando
mi scaldavo ai tuoi racconti

"Eh mio padre sì," Tu mi dicevi,
"Quassù in montagna ha combattuto !"
Poi del mio mi domandavi

Ed io pensavo a casa
mio padre fermo sulla spiaggia
le reti al sole i pescherecci in alto mare
conchiglie e stelle
le bestemmie e il suo dolore

Oh ! Marta io ti ricordo così
il tuo sorriso e i tuoi capelli fermi come il lago

Lugano addio cantavi
mentre la mano mi tenevi
addio cantavi
e non per falsa ingenuità
tu ci credevi
e adesso anch'io che sono qua

Oh ! Marta mia addio ti ricordo così
il tuo sorriso e i tuoi capelli fermi come il lago...

e POI SE C'È' UN GRILLO E' PERCHÉ' NON C'È' UNA SINISTRA! hasta luego...

diogene ha detto...

Si, come canzone meglio la sua. No, guardi, Grillo ci sarebbe comunque e c'entra poco con la sinistra. Certo, vedendola ridotta in queste condizioni, qualcuno pensa di sotituirla con un ex comico.

Anonimo ha detto...

beh, COMICITA' per COMICITA'!!!!


e poi, ogni canzone è una poesia!

Anonimo ha detto...

certo GRILLO pensa di fare come i cd. nostri CERVELLONI che se ne vanno all'estero a cercar fortuna...solo che a Lui manca il cervellone, mi pare e la fortuna ce l'ha già in abbondanza!!