giovedì 15 gennaio 2009

I Tedeschi e i Palestinesi


Questo signore si chiamava Neville Chamberlain ed era il primo ministro della Gran Bretagna. Il foglio che sventola orgogliosamente era il testo dell'accordo sottoscritto con Adolf Hitler. Con quell'accordo alla Germania veniva riconosciuta l'annessione dell'Austria e di buona parte della Cecoslovacchia, nella speranza di placare le mire espansioniste dei nazisti e di rabbonirli. Com'è finita lo sappiamo.


Le organizzazioni politiche e militari che oggi somigliano di più ai nazisti sono i movimenti dell'integralismo islamico. Stesso fanatismo, stesso razzismo, stesso culto della violenza e idolatria della morte, stesso odio per la democrazia, per le libertà e per il progresso, stesso, naturalmente, antisemitismo.



Se settanta anni fa le democrazie europee invece di farsi firmare un foglio da Hitler avessero usato prima i cannoni, ci saremmo risparmiati milioni di morti e avremmo salvato i tedeschi dalla loro più grande tragedia.
Con i nazisti e con Hamas non c'è niente da negoziare, perché i fanatici non vogliono negoziare, al massimo prendono tempo. Se vogliamo bene al popolo palestinese siamo obbligati a liberarlo da Hamas e non possiamo delegare questo compito solo ai carri armati e solo agli israeliani.

Vi prego, non ditemi che Hamas ha vinto le elezioni, anche Hitler le aveva vinte e un tiranno eletto dal popolo non è un tiranno migliore.



Il palestinese nella foto che stringe la mano al primo ministro israeliano Rabin si chiamava Arafat ed era un nemico di Hamas.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Curioso come l'affinità col nazismo venga usata disinvoltamente dai fautori delle due opposte fazioni...
Scusami, ma a me dà fastidio sia quando si paragona ai nazi Israele (Gaza)=campi di concentramento, l'annessione dei territori, il militarismo) sia quando al contrario lo si fa con l'Islam. Lo considero alla stregua di "fare di tutta l'erba un fascio".

Mi è anche difficile prendere una posizione, in questo caso. Penso che gli uni e gli altri abbiano sia ragioni che torti, in abbondanza. Al massimo riesco a prendere posizione sui singoli episodi.

E se detesto gli omicidi, ancor di più le carneficine. Forse Israele col tempo dimostrerà la giustezza delle operazioni militari di questi giorni, ma ce ne vorrà...

diogene ha detto...

Neanche io sono convinto della completa efficacia delle azioni di Israele ma le capisco. Semmai il vero errore dei governi israeliani che si sono succeduti è quello di non aver mai accettato concretamente l'ANP e Fatah come interlocutori veri

Quello che intendo è che tra i Palestinesi ci sono diversi soggetti e Hamas è il peggiore.

Quanto al paragone con il nazismo, hai perfettamente ragione, solo uno scemo o uno in malafede può paragonare il nazismo all'Islam. Io mi riferisco esclusivamente ad Hamas, un partito politico e un organizzazione militare che rappresenta solo una parte dei Palestinesi.

Non possiamo fare finta che un gruppo di integralisti rappresentino tutto il popolo palestinese, questo è "fare di tutta l'erba un fascio".

Anonimo ha detto...

Coi fanatici non si negozia.
D'accordissimo.
Mi dispiace per D'Alema (si fa per dire: D'Alema ha la pellaccia dura).

alessandro perrone ha detto...

“…..I nemici di Israele non amano i propri figli: li usano come carne da televisione, da funerale, da CNN e lo dicono apertamente, come nel filmato su youtube che abbiamo già segnalato.
Buona guerra dunque Israele e che la tua guerra porti pace, trattative, giustizia, riconoscimento da parte di tutti i palestinesi, rispetto delle leggi internazionali e umanitarie.
Noi siamo con te, Isreaele, e noi non siamo persone che amano la guerra, noi non vestiamo da soldati i nostri bambini di tre anni e non insegnano loro come saltare in aria”.

“….Molti mi dicono che ho interpretato maliziosamente D’Alema. Non credo. Ha detto chiaro e tondo che Hamas non ha poi tutti i torti, e che Israele invece ha tutti i torti.
In lingua semplice questo si sintetizza così: Hamas ha ragione e Israele torto. Questo dice D’Alema.
Quando alle manfrine contro il fondamentalismo, si tratta di chiacchiere di cui sono buoni tutti, tutti sanno dire che amano tutti i bambini del mondo e che è meglio non uccidere o che la pace è più carina della guerra. Luoghi comuni che fanno parte dell’ufficio stampa di Hamas”.

Diogene? Tic? No, Paolo Guzzanti.

Anonimo ha detto...

Esagerato, come al solito...

Comunque, sì: io non vestirei mai mio figlio da soldato, se avessi un figlio.
In ogni caso, comunque, pure in Israele a maneggiare le armi si impara presto.
Concludendo, Guzzanti è un fazioso. Neppure troppo intelligente.
D'altra parte si capisce: scrive su giornali di destra per gente di destra: sai che cervelli...
Poi, certo, il Guzzanti riesce anche a far indignare qualche sovietico, en passant.
E pure questo si capisce: i sovietici son gente facilmente impressionabile (quando han voglia di vedere, beninteso. Se e quando decidono che non c'è niente da vedere, solo un Guareschi può riscattarne l'esistenza e le idee politiche. Ve la ricordate quella vecchia, terribile vignetta sul famigerato triangolo della morte emiliano? Due trinariciuti, acquattati nell'ombra, aspettano il calesse guidato dal ricco possidente terriero per dargli il fatto suo. Giustizia proletaria: ci capiamo...
Dialogo tra i due:
"Spariamo anche al cavallo?"
"No: è un compagno").

alessandro perrone ha detto...

Non c’è crisi umanitaria a Gaza
(Tzipi Livni, ministro degli esteri israeliano)

La prima volta che apprendemmo che i nostri amici venivano macellati ci fu un grido d’orrore. Poi ne vennero massacrati cento. Ma quando ne rimasero uccisi mille e il macello non finiva, si estese una coperta di silenzio. Quando il male arriva come la pioggia, nessuno urla: alt! Quando i crimini si ammucchiano diventano invisibili. Quando le sofferenze diventano insopportabili, le grida non si sentono più. Anche le grida cadono, come pioggia d’estate.
(Bertold Brecht)

Anonimo ha detto...

Non il miglior Brecht...