martedì 13 gennaio 2009

Caro comunista ti scrivo

"Il Movimento di Resistenza Islamico crede che la terra di Palestina sia un bene inalienabile, terra islamica affidata alle generazioni dell’islam fino al giorno della resurrezione. Non è accettabile rinunciare ad alcuna parte di essa. Nessuno Stato arabo, né tutti gli Stati arabi nel loro insieme, nessun re o presidente, né tutti i re e presidenti messi insieme, nessuna organizzazione, né tutte le organizzazioni palestinesi o arabe unite hanno il diritto di disporre o di cedere anche un singolo pezzo di essa, perché la Palestina è terra islamica affidata alle generazioni dell’islam sino al giorno del giudizio. Chi, dopo tutto, potrebbe arrogarsi il diritto di agire per conto di tutte le generazioni dell’islam fino al giorno del giudizio? Questa è la regola nella legge islamica, e la stessa regola si applica a ogni terra che i musulmani abbiano conquistato con la forza, perché al tempo della conquista i musulmani la hanno consacrata per tutte le generazioni dell’islam fino al giorno del giudizio". Articolo 11 dello statuto di Hamas.

"[...]Il Profeta – le benedizioni e la salvezza di Allah siano su di Lui – dichiarò: 'L’Ultimo Giorno non verrà finché tutti i musulmani non combatteranno contro gli ebrei, e i musulmani non li uccideranno, e fino a quando gli ebrei si nasconderanno dietro una pietra o un albero, e la pietra o l’albero diranno: O musulmano, o servo di Allah, c’è un ebreo nascosto dietro di me – vieni e uccidilo; ma l’albero di Gharqad non lo dirà, perché è l’albero degli ebrei'". Articolo 7 dello statuto di Hamas.




"Il popolo palestinese ha il diritto di non vedersi annientato dal militarismo, questo sì terroristico, del governo israeliano. L’uso della resistenza armata, razzi o non razzi, è una prerogativa che ogni popolo può esercitare, quando è oppresso, invaso, aggredito da un esercito nemico. Ma per quale motivo i palestinesi dovrebbero essere accondiscendenti con Israele? Lo sono stati i partigiani in Italia e nel resto dell’Europa nei confronti dell’oppressore e occupatore nazifascista?L’equidistanza dal mio punto di vista non è un’opzione possibile: richiamarsi, infatti, all’emergenza umanitaria in atto a Gaza, senza richiedere con altrettanta fermezza l’immediato ritiro delle forze armate israeliane dalla Striscia e da tutti i territori illegalmente occupati, equivale a dichiarare la fine dell’autonomia della comunità palestinese, quindi la fine del diritto internazionale [...]".

Alessandro Perrone, consigliere provinciale dei Comunisti italiani da Il Messaggero Veneto di sabato 10 gennaio 2009.

Caro Alessandro,

Ti conosco da anni, sei una persona intelligente e perbene (cosa di non poco conto in questi tempi). Conosci la politica e hai letto qualche libro in più della media degli italiani, inoltre sei un mio assiduo lettore.
Non so se hai mai visto un famoso film di fantascienza degli anni '50, L'invasione degli ultracorpi, dove si raccontava la conquista dal pianeta terra da parte degli extraterrestri. Gli alieni nascevano da un baccello gigante e assumevano le sembianze degli umani che poi uccidevano. Essi erano perfettamente identici alle vittime ma privi di emozioni e individualità. Ecco, caro Sandro, mi sembra che la persona che conoscevo, con le sue qualità, sia stata sostituita da un automa nato da un baccello a forma di Diliberto.




Ma come si fa, ti chiedo, a paragonare Hamas ai partigiani? Quelli combattevano il nazismo, questi sono degli integralisti religiosi che lanciano razzi sui civili e mandano qualche povero invasato a farsi saltare il aria.
E poi occupazione militare di cosa? Come ben sai, Israele ha lasciato la Striscia di Gaza sotto il pieno controllo palestinese, usando perfino l'esercito per allontanare i coloni recalcitranti che non la volevano abbandonare. Poi, Hamas ha fatto fuori (non solo metaforicamente) la parte laica dei palestinesi e ha cominciato a costruire a Gaza un grottesco califfato da dove lanciare in continuazione missili sulle città israeliane.




Certo che bisogna aiutare i palestinesi, certo che hanno diritto a uno Stato, come viene loro riconosciuto dagli stessi israeliani con gli accordi di Oslo, ma, soprattutto, bisogna salvarli da fanatici, ignoranti e mortiferi tiranni come i capi di Hamas.
Israele ha tante colpe ma un pregio: è l'unica, sottolineo l'unica, democrazia in tutto il Medio Oriente, e non sta nella supremazia militare, economica o nell'alleanza con gli Stati Uniti il vantaggio di Israele sui palestinesi, sta nell'essere una società democratica e, con molte fatiche, laica. Questo lo sanno anche i più intelligenti tra i dirigenti palestinesi.
Non è assecondando Hamas e mettendosi in marcia avvolti nei loro drappi funerei che si aiuta il popolo palestinese, ti assicuro. Del resto ad Hamas del popolo palestinese interessa ben poco, per loro non sono che carne da macello per saziare il fanatismo, un prezzo da pagare sulla strada del martirio. Hamas, in fondo, serve solo alla parte più retriva della politica israeliana e a qualche razzista di casa nostra.

Mi pare che qualcuno a sinistra creda che esista ancora la guerra fredda, gli arabi buoni con l'Unione Sovietica e gli israeliani cattivi con accanto gli Stati Uniti (almeno quella volta l'armata rossa in Afghanistan combatteva contro gli integralisti islamici). Svegliatevi! Quel mondo è finito! O almeno svegliati tu, Sandro. So che puoi farcela.
Con immutata amicizia, anche se: "amicus Plato, sed magis amica veritas".


2 commenti:

alessandro perrone ha detto...

Sono al quanto onorato del tuo interesse riguardo la mia dichiarazione, che chiarisco, non è filo Hamas, ma per il diritto alla resistenza dei palestinesi, che a Gaza è organizzata da Hamas.
Io un clone di Diliberto? Sappi che da mesi non seguo in modo organico ciò che fa il gruppo dirigente del mio partito, non condivido, infatti, una linea senza sblocchi e senza prospettiva che spera solo sulla bontà d'animo di Ferrero e del PRC o ciò che ne resterà. Da operaio comunista m’interessa di più la realtà sociale che quella delle burocrazie.
Sul conflitto iraelo-palestinese non sono equidistante, e ribadisco ciò che ho scritto in risposta a Bellavite sul Messaggero Veneto. Il riferimento alla resistenza italiana ed europea contro il nazifascismo calza e come, i partigiani che erano chiamati banditi, terroristi, hanno combattuto senza sconti per la propria gente, la propria Patria.
L'equidistanza è buona per la sinistra del "politicamente corretto", attenta più a non disturbare le fasce moderate della società, che di fare ciò che dovrebbe essere la sua "missione": stare dalla parte dei più deboli ed in mezzo alle lotte sociali, oltre a guardare al mondo con senso dell'internazionalismo, solidali a chi è oppresso.
Il tuo richiamo al fatto che Israele è l'unico stato del M.O. democratico, non cambia i punti della questione, cosa vuol dire democratico, quando la sua apparente libertà interna è garantita dal fatto che da 60 anni sta tentando, con alterne vicende, di liquidare (non uso a caso questa parola) un altro popolo, che ha avuto la sfortuna di non avere dei leader evoluti e per certi versi illuminati.
Può, infatti, essere democratico un o stato che fonda la sua "libertà" sulle disgrazie altrui, alimentandole con ogni mezzo?
Inoltre rammento che nel 2005 Hamas ha vinto democraticamente le elezioni a Gaza, solo dopo le milizie dell'ANP, hanno tentato con la forza di scalzare Hamas, perdendo anche sul fronte militare, per poi essere scacciati dalla Striscia.
Israele col piffero che non ha fatto nulla, ha sancito un embargo contro la Striscia, dove vivono 1.400.000 persone, contravvenendo a decine di risoluzioni ONU.
Senza tralasciare gli omicidi di dirigenti palestinesi in esilio, Il muro della vergogna in Cisgiordania, le deportazioni d’interi villaggi palestinesi per fare posto ai coloni israeliani, che non sono mai cessati, nel silenzio generale. E t’indigna che Hamas abbia nel suo statuto la liquidazione di Israele? Hamas è cinica? Probabilmente si, ma non lo è anche Israele che alla vigilia delle sue elezioni politiche scatena una campagna militare: "Piombo fuso", anche questo nome ha la sua simbologia, contro la Striscia di Gaza, cioè contro una zona più piccola della nostra provincia altamente popolata, ufficialmente contro Hamas, ma, di fatto, massacrando civili, colpendo tutto e tutti: moschee, scuole ospedali, delegazioni internazionali, accanendosi sulle ambulanze, usando tecniche stragiste come quelle di Al qaeda: prima una bomba e poi, all'arrivo dei soccorsi, la seconda.
Sono inorridito da questo massacro e sono sbigottito che persone come te o come Tic, persone che stimo e guardo spesso come riferimento culturale, siano insensibili a ciò di così abnorme sta succedendo sotto gli occhi del mondo, quasi incapaci di analizzare una situazione che richiama come non mai alla scelta di campo, dalla parte di chi è l'aggredito e vittima.
Il massacro di queste ore a Gaza, i crimini di guerra che Israele sta compiendo non sono giustificabili, i Kassam, sono, spero anche per te, una scusa, una scusa come lo sono state le armi chimiche di Saddam, soprattutto perché Israele da almeno 30/40 anni sta facendo il lavoro sporco per l'imperialismo statunitense in M.O. facendo dalla Palestina all'Iraq, un'unica caserma.
Una sinistra, se è tale deve fare l'analisi della situazione ed agire per sostenere chi ha il diritto a resistere, così com’è stato fatto in passato per altri movimenti di liberazione.
Tuttavia "L'invasione degli ultracorpi" c'è ed è quella dell'omologazione al credo occidentalista del pensiero unico capitalistico, che vede nelle altre civiltà i nuovi barbari, o meglio i terroristi di turno, i quali vanno liquidati, esportando il nostro modello di democrazia.

diogene ha detto...

Provo a risponderti, in parte qui, in parte in un nuovo post.
La dico subito brutalmente: non sono disposto a stare dalla parte dei presunti oppressi e dei presunti movimenti di liberazione a prescindere. L'abbiamo fatto troppe volte a sinistra, per poi ritrovarci ad avere a che fare con vari Pol Pot, dittatori, assassini e schifezze delle quali ci siamo dovuti vergognare.

Quanto ai Palestinesi non confondiamoli con Hamas. E poi, non ti dice nulla che i dirigenti dell'ANP e di Fatah non dicano nulla, tranne qualche protesta di facciata, e che in Cisgiordania le masse non si sono mobilitate?

Come persona di sinistra non posso che combattere i fanatici e gli integralisti, del resto se trovo insopportabili i nostri vescovi impiccioni non vedo perchè dovrei tollerare qualche mullah farneticante. Non credo che faremmo un gran servizio ai Palestinesi fancenoli passare dall'accerchiamento israeliano alla sharia.

Vogliono costringere Israele ad accettare veramente uno Stato palestinese? Accettino una trattativa, un compromesso (sono arrivati più vicini al traguardo con gli accordi di Oslo che con centinaia di razzi e decine di kamikaze) e si facciano rappresentare da Abu Mazen e non da dei matti. Avranno l'appoggio di molti e anche il mio.